La maggior parte del consumo energetico in una casa è dovuto al riscaldamento e all’acqua calda.
In Europa, il 70% dell’energia utilizzata per il riscaldamento e il raffrescamento proviene da combustibili fossili[1]. Se da una parte questi combustibili sono utili come fonte di calore, dall’altra il loro utilizzo ha un impatto negativo sull’ambiente a causa delle emissioni di gas serra come la CO2 (anidride carbonica)[2]. Inoltre, i recenti avvenimenti globali stanno causando un aumento dei prezzi degli stessi.
Con l’arrivo dell’inverno potresti iniziare a preoccuparti per la tua soluzione di riscaldamento e a pensare a come ridurre il tuo impatto sull’ambiente riducendo allo stesso tempo i costi energetici. Le pompe di calore potrebbero essere la soluzione che stai cercando. In questo articolo, vedremo cos’è una pompa di calore, l’efficacia del suo funzionamento, perché è migliore per l’ambiente e quanto puoi risparmiare quando opti per questa soluzione.
Che cos’è una pompa di calore?
In genere, nella maggior parte delle case, il riscaldamento viene prodotto bruciando combustibile o convertendo l’elettricità in calore. Le pompe di calore utilizzano a loro volta l’elettricità, tuttavia, grazie alla loro struttura e al loro funzionamento ottimale, utilizzano molta meno elettricità per raggiungere lo stesso obiettivo. Le pompe di calore sono in grado di estrarre fino al 75% dell’energia che consumano dall’aria ambiente o dall’energia geotermica, utilizzano solo il 25% di elettricità[3]. Ecco perché le pompe di calore sono diventate soluzioni ecosostenibili in grado di sostituire i sistemi che utilizzano combustibili fossili per fornire l’acqua calda e il riscaldamento.
Spesso si crede erroneamente che le pompe di calore siano utilizzate solo per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, quando invece possono essere utilizzate anche per il raffrescamento. Le pompe di calore funzionano, infatti, proprio come i condizionatori d’aria: il calore dell’aria interna viene ceduto all’ambiente esterno.